di Anna Maria Colonna
3 luglio. Scende la sera.
Una scia intermittente di luce traccia il sentiero sul morbido
pendio che porta al Pulo. C’è il silenzio incantato della curiosità che sa aspettare.
L’orologio segna le 21.15 circa. Al Centro visite «L’uomo di Altamura», a
Lamalunga, nel cuore della Murgia barese, si sono radunate più di quattrocento
persone. Zaino in spalla, scarpe comode, qualcosa di caldo da mettere addosso,
la macchina fotografica per catturare gli istanti, per raccontare le sfumature.
Prospettive e angolature diverse per conoscere un territorio. Forse basta
questo.
La meraviglia di un gruppo di francesi accompagna l’entusiasmo
di tanti giovani e adulti provenienti da Altamura e dintorni. Il percorso lungo
lame e tratturi del Parco nazionale dell’Alta Murgia si snoderà per circa dieci
chilometri. Chi ha fatto tanta strada per raggiungere il punto di partenza, può
fermarsi a dormire in tenda nei pressi del Centro.
La vegetazione arsa dal sole della giornata scricchiola
sotto le scarpe, suono piacevole nella freschezza della sera che avanza. Le
stelle ammiccano, ma ancora per poco, perché sta per sorgere la luna. Ed è
rossa, di un rosso che sembra dipinto e che lascia tutti a bocca aperta. Ci
accompagna mettendosi in coda, poi affianca la fila diventando man mano più pallida.
Il cielo ha messo le nuvole a dormire. Intanto le piante aromatiche fanno
sentire la loro presenza, deliziando le narici con un profumo insistente e
irresistibile. Forse il timo, il serpillo, sicuramente l’origano che spunta a
ciuffi tra una pietra e l’altra.
Ad un certo punto lasciamo i campi e proseguiamo imboccando
la strada asfaltata. Gli speleologi del Cars (Centro altamurano ricerche
speleologiche), organizzatori di questo trekking al plenilunio, guidano e
aiutano chi incontra una manciata di difficoltà nel cammino. Bisogna scavalcare
qualche muretto a secco, ma la luce delle torce fa da faro nel buio.
La dolina carsica del Pulo si apre, immensa, davanti agli
occhi un po’ affaticati del gruppo. La fatica passa in secondo piano e, dopo un
veloce spuntino, scendiamo. Un sentiero stretto serpeggia verso il fondo,
illuminato dalla lunga coda. Ora le voci diventano vive, danno voce a queste
contrade solitarie. Il freddo punge sempre di più, la temperatura cambia. E
cala.
Dal fondo del Pulo aspettiamo lo spettacolo della luna che
si rende visibile. Lievi pendii la nascondono, un ramo la ricama. Le lancette
dell’orologio superano la mezzanotte, molti siedono sull’erba fresca,
riposandosi prima di risalire. Contrade che sono nostre, eppure le conosciamo
così poco…
2 luglio. La luna incornicia i campi arati e quelli coperti
di gariga.
Luce delicata, che esalta asperità, dislivelli, sinuosità
della Murgia notturna. Giove e Venere, padre e figlia nella mitologia, sono
allineati e sembrano potersi toccare da un momento all’altro. Un gruppo di
venti persone percorre Lamalunga di Santeramo, tenendo il passo della natura,
che finge di dormire. Qualche lucciola fa notare la sua presenza. Si cammina sul tratturo che girovaga per la contrada,
fino alla sommità di una collina immersa nei colori lunari, tenui riflessi di
quelli del sole. Spettacoli gratuiti offerti dalla natura, maestra d’arte e di
poesia.
Territori vicini, esperienze simili, lo stesso desiderio di valorizzare
e di promuovere. I partecipanti non si conoscono, eppure condividono l’esperienza,
la voglia di ripeterla. Questa volta è l’associazione Esplorando Santeramo,
guidata da Antonio Laselva (presidente dell’Archeoclub di Santeramo), ad aver
organizzato l’evento.
Approfittando della luna piena del 31 luglio, l’associazione
ha in programma un’altra escursione in territorio di Santeramo, tra jazzo
Sant'Angelo e Lamalunga. Il percorso terminerà presso i trulli di Sant’Angelo, silenziose
testimonianze che fermano il tempo in un paesaggio costellato di specchie e
muretti a secco. Qui sarà proiettato un video sullo stato dell'arte del progetto
«Sant'Angelo» e sul restauro virtuale degli affreschi della grotta-santuario.
Nel
buio, si vuole fare luce su questo tesoro mai valorizzato, che il gruppo sta
riportando in vita e di cui ha già realizzato a dicembre una mostra nel Palazzo
Marchesale.
Per informazioni sull’escursione del 31 luglio, Antonio - 3382964416,
Ilaria - 3922970698
Colonna sonora: Yruma, Moonlight