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Era il 3 marzo 2013 e il treno stava per fischiare. Il tempo
vola, abbraccia i ricordi, li conserva in un angolo tutto suo. Ritrovarsi a
riviverli senza mai aver rinunciato ad essi, ritrovarli faccia a faccia a
distanza di anni, fa venire la pelle d’oca. L’Abruzzo è ancora qui, bello come
non mai, forte e gentile, silenzioso ed elegante.
Il cielo non cambia, le vette neppure. Maestose, ora
imbiancate. Vestite di fredda ovatta. Un velo lieve e delicato che poggia persino
sull’acqua dei ruscelli, che ammutolisce e rallenta ogni corsa. I colori accesi
delle foglie d’autunno hanno lasciato il posto a trame di rami secchi che
ricamano l’aria. La neve fa da tappeto e sentiero ai «pellegrini della natura».
Uno dei paesaggi più incantevoli d’Italia. Mi sento fortunata a viverlo quotidianamente.
Il treno, quella mattina, partì per percorrere 120
chilometri attraverso 58 gallerie e più di cento ponti. Da Sulmona ad Isernia,
passando per Carpinone, si viaggiava sulla «Transiberiana d’Italia»,
ferrovia che congiunge Abruzzo e Molise sfiorando la Majella. La linea era
stata sospesa nel 2011 perché ritenuta antieconomica. I paesaggi sono rimasti
lì, immobili, come se aspettassero.
Quel treno non ha smesso di partire e di tornare. Sempre più
persone hanno chiesto, a gran voce, di poter percorrere la «Transiberiana d’Italia»,
con il picco più alto, 1268 metri, alla fermata di Rivisondoli-Pescocostanzo. Le
associazioni «Transita Onlus» e «Le Rotaie del Molise» non si davano per vinte
e continuavano a battersi per valorizzare il territorio in tutte le sue sfaccettature.
Il primo viaggio ebbe un successo inaspettato. Ne seguirono altri, fino ad
oggi, a qualche giorno dal fischio del prossimo treno.
Si parte domenica, 12 febbraio, su sei carrozze storiche, da
Isernia a Campo di Giove, passando attraverso le vette più alte e i paesi più
caratteristici, ad uno schiocco dal cielo. Dal Molise all’Abruzzo, nel cuore
delle opere d’arte della Natura, sfiorando Carpinone, San Pietro
Avellana-Capracotta, Castel Di Sangro, Alfedena, Roccaraso, Rivisondoli, Palena,
Campo di Giove. Qui è prevista una ciaspolata, passeggiata con le tipiche racchette
da neve. Finestra aperta e vista mozzafiato sul Gran Sasso e fino al Guado di
Coccia, contando i monti Genzana, Rotella, Pizzalto e Porrara.
Ad organizzare il viaggio, il Cai - Club alpino italiano - Abruzzo, con la sezione di Castel di Sangro,
e il Cai Molise, con le sezioni di Isernia, Campobasso, Bojano e Montaquila,
insieme al Tam - Tutela ambiente montano - di Isernia. Collaborano l’associazione
«Le rotaie» e la «Pro Loco» di Campo di Giove.
Sono 470 i partecipanti, anche se altri avrebbero voluto
aggregarsi. Per mancanza di posti non è stato possibile, ma gli organizzatori
confidano in una giornata in «Transiberiana» riservata a tutte le regioni d’Italia
appartenenti al Cai.
«Terre Nomadi» salirà sul treno e documenterà il viaggio con un ricco reportage scritto e fotografico.
Segue il video dedicato alla Transiberiana d'Italia e realizzato ad aprile 2013 da Paesaggi d'Abruzzo in collaborazione con Terre Nomadi. Voce, Francesco Ventura.
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