Intervista all'ideatore, Alessandro Di Nisio
di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it
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Alessandro Di Nisio |
Partire, ma tornare con il pensiero alla propria terra. Sempre. Alessandro Di Nisio, 38 anni, abruzzese di nascita, emiliano d'adozione, nel 2008 ha deciso di promuovere nel mondo la regione d'origine. Tre gli ingredienti fondamentali: passione, informatica e fotografia. Ne è nata una community, Paesaggi d'Abruzzo, che attualmente conta 93mila fedelissimi. Terre Nomadi lo ha intervistato.
Chi è Alessandro Di Nisio?
Sono nato a Chieti esattamente 38 anni fa (oggi festeggio il compleanno!). All'età di 18 anni ho lasciato l'Abruzzo per proseguire
gli studi a Bologna, dove vivo e lavoro come ingegnere informatico. A 13 anni, con il primo computer, un Philips Msx, ho
iniziato a programmare in Basic. Passione, quella per l'informatica, coltivata frequentando l'Itis Luigi di Savoia di Chieti e diventata, poi, professione. Mi ritengo un tipo caparbio, tenace, cerco di
realizzare le idee in cui credo con tutte le forze, andando dritto per la mia strada anche quando non
trovo riscontro tra amici e conoscenti. Nutro una grande passione per la fotografia, coltivata a livello amatoriale da quando, a 17 anni, mi
regalarano una reflex analogica. È diventanta quasi un'«ossessione» con la nascita di Paesaggi d'Abruzzo.
Bologna, quindi Emilia Romagna, e Abruzzo… come mai?
Decisi di andare a Bologna sia per una scelta legata alla
facoltà di Ingegneria che per vivere in una realtà
diversa. Sono trascorsi 20 anni da quando sono partito e posso dire che è stata un'esperienza che mi ha formato, permettendo il confronto con altre persone. Anche se sto bene a Bologna, mi manca la mia
terra. Sarebbe bello tornare, ma in un momento simile non è affatto semplice.
Come nasce Paesaggi d’Abruzzo?
Paesaggi d'Abruzzo nasce dalla nostalgia verso quei
luoghi più selvaggi della nostra terra in cui mi rifugiavo quando volevo
rigenerare il fisico e la mente. Guardando l'Abruzzo dall'esterno, mi sono reso conto di quanto
fosse poco valorizzato e conosciuto. Ho pensato, quindi, di promuoverlo nel mondo
attraverso la fotografia e per mezzo dei social network, in particolare di
Facebook. Lo ritengo uno strumento potentissimo per condividere le passioni. Così, nel 2008, è nata l'idea di creare una community con cui dare la possibilità a chiunque di raccontare questa regione. Oggi devo dire che molti amici e colleghi si stupiscono
guardando le foto di Paesaggi d'Abruzzo. Mi sono anche sentito dire «non
sapevo che in Abruzzo ci fossero le montagne». È già un risultato!
Come mai la fotografia?
Ho scelto la fotografia perché è il mezzo più efficace per
raccontare, emozionare e trasmettere il desiderio del viaggio. Dal 2008 ad oggi si è affermato il suo ruolo di protagonista all'interno dei social network. Basti pensare alla nascita di Instagram e Pinterest, che possiedono strategie di comunicazione
esclusivamente basate sulle immagini. Ogni strategia di marketing
territoriale non può prescindere dall'uso della fotografia.
Paesaggi d’Abruzzo e il viaggio. Quale legame?
Paesaggi d'Abruzzo è un viaggio alla scoperta di questa regione attraverso gli occhi degli abruzzesi e di chi la ama. Il mio ruolo è stato di scrivere il canovaccio, ma il
merito di aver portato la community in cima alla classifica dei social
media, superando i confini nazionali e raggiungendo oltre venti nazioni
diverse (su 92.500 fan attuali, circa 12mila ci seguono dall'estero), è delle persone che raccontano - giorno per giorno e attraverso i propri scatti - le
emozioni che questa terra regala. Sono loro gli "ambasciatori" del nostro
territorio.
Che cosa significa, per te, viaggiare?
Per me viaggiare significa rallentare, lasciarsi
trasportare, osservare ciò che ci circonda con maggiore attenzione ai
particolari, ai luoghi, alle persone, alla vita che scorre... viaggiamo ogni volta che guardiamo.
Sei un viaggiatore?
Sì, ho visitato solamente parte dell'Europa
(Inghilterra, Spagna, Grecia, Germania, Francia, Svezia), ma se avessi la
possibilità, starei perennemente in viaggio!
Quali credi siano i possibili sviluppi del tuo progetto?
Ritengo che la community sia una risorsa per l'Abruzzo perchè 93mila persone non si incontrano per caso, ma per un
forte senso di identità. In futuro mi piacerebbe cercare sinergie con le comunità e
le aziende locali e rafforzare, quindi, il legame tra il mondo social e quello local. L'obiettivo è di sviluppare
iniziative nei nostri borghi tipici, contribuendo, così, anche al rilancio
dell'economia locale. Lo so che sono un po' pretenzioso, ma se devo pensare, mi
piace farlo in grande!