mercoledì 3 aprile 2013

Polignano a Mare, notte di luna calante

di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it

Polignano a Mare (Ba)
La vita, spesso, ha il ritmo di una canzone. Ricordi che inseguono parole. Note che fanno a pugni con i sentimenti. Stati d’animo che compongono melodie sullo spartito del tempo. C’è una colonna sonora che accompagna ogni diversa quotidianità. Poi, improvvisamente, tutto cambia. Anche quella colonna sonora. Ed è un altro ritmo. Altre parole. Un'altra canzone.



Treno in corsa. Un finestrino. Musica. Lo sguardo si perde nel paesaggio circostante. Brividi. Tracce. Come quelle che il mare lascia sulla sabbia. Il tempo non riesce a cancellarle. Come quelle che riportano in posti vissuti anche solo per un attimo. Li rivedi. Possiedono la magia del primo incontro. Te ne innamori e alimenti il sentimento con la vista della loro bellezza.

Un giorno qualunque. Poche ore prima di Natale. Ritorno a Polignano a Mare (Bari). Non è distante dal mio paese. Il suo volto cambia al variare delle stagioni. Ed è magico il volto che assume in inverno. Una passeggiata. Basta questo per poter respirare la sua affascinante atmosfera.

Una sera qualunque. L'aria fresca accompagna il breve viaggio verso Polignano. Le voci si perdono nel buio della campagna circostante. E, ancora una volta, la musica. L’euforia gioca con le note creando una nuova colonna sonora. La strada è trafficata. Il tempo passa. Bari. Mola. Polignano è vicina. Ecco il mare. Ecco Polignano. Che strano effetto rivederla dopo tanto tempo.

Polignano a Mare (Ba)
I negozietti del centro storico sono aperti. I profumi delle pizzerie si mescolano con l’odore dell'acqua. Riesco a vederlo da un terrazzino. Cielo e mare. Insieme. Sembrano abbracciarsi per paura della notte. Una scalinata permette l’accesso alla spiaggia di ciottoli bianchi. L’acqua è trasparente. L’atmosfera magica. A picco sul mare Adriatico, si racconta che questa città abbia ospitato longobardi, arabi, bizantini, spagnoli e normanni. Di origini antichissime, Polignano è attraversata da un tratto della via Traiana, che, in epoca romana, congiungeva Benevento a Brindisi. A pochi chilometri dal centro sorge l’abbazia di San Vito (santo patrono della città), le cui reliquie furono qui trasportate dalla nave di una principessa.

Curiose le sagre cittadine, come quella del vino, a metà luglio. Curiosa anche la festa dell’aquilone, a maggio, gioia di tutti i bambini. E le sagre della patata e del pesce azzurro. Polignano, inoltre, ospita, ogni due anni, a giugno, la coppa del mondo dei tuffi. Atleti di tutte le nazionalità si lanciano da un trampolino collocato a venticinque metri d’altezza. Ma uno degli eventi più importanti si svolge tra luglio ed agosto. È la rassegna dedicata a Domenico Modugno, nato qui. In questa occasione, l'archivio Teche della Rai mette a disposizione molti filmati che raccontano di Mimì.

Accompagnati dal canto del mare, continuiamo la nostra passeggiata nel cuore di Polignano, nel suo centro storico. Caratteristici i vicoli bianchi, gremiti di persone e di locali. La vita sembra fermarsi per riprendere fiato. Per respirare la notte che non finisce. Che fa finta di dormire.

Notte. Una notte qualunque. Ritorno a casa con il mare nel cuore. La strada è la stessa. Solo più vuota. Anche la musica è la stessa. Solo più intensa. Musica vissuta. Come questa serata. Carica di sensazioni. Sublime bellezza di un’esperienza semplice. 








Colonna sonora: Domenico Modugno, Questa è la mia vita


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