Le segretarie di Giulietta |
Louise e Mattia si sono
conosciuti durante la seconda guerra mondiale, al momento dell’invasione
tedesca della Francia. Lei francese, lui soldato italiano. Nemici per la Storia, non hanno più dimenticato
quell’incontro, nonostante le diverse strade intraprese. A distanza di anni, i
loro passi di nuovo impressi sullo stesso sentiero. Louise è madre e moglie, ma
porta nel cuore le emozioni della giovinezza. Di Mattia conosceva solo il nome
e il paese d’origine, nell’Italia meridionale. Le è bastato questo per prendere
carta e penna e per scrivere al Club di Giulietta. In seguito a numerose
ricerche, una delle segretarie è riuscita a recuperare il numero di un anziano
signore che vive nel Nord Italia. Ha telefonato con il rischio che non fosse
lui. Il silenzio dall’altra parte della cornetta è stato più eloquente di
qualsiasi altra parola. Louise e Mattia si sono risentiti e forse incontrati.
Emozioni che passano e altre
che restano. Racchiuse in frasi attese, ma inaspettate, o nel ritrovarsi di due
persone dopo un’intera vita trascorsa a cercare. Possono durare attimi. O per
sempre. Fa parte del gioco della quotidianità. I viaggi più intensi sono quelli
vissuti senza «se» e senza «ma». I sentimenti non vanno sprecati. Lo
testimoniano le tante lettere che ogni giorno, da tutto il mondo, arrivano a
Verona, sulla scrivania delle segretarie del Club di Giulietta. Parole d’amore,
ma anche di profonda solitudine, percorrono chilometri e chilometri in cerca di
speranza e di consolazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di spaccati
tristi, vissuti in ambienti familiari difficili e violenti. Dall’Italia
scrivono soprattutto donne, mentre da Francia e Stati Uniti anche uomini. Non
mancano testimonianze di giovanissimi alle prese con i primi amori e con
problemi in famiglia. O quelle di anziani e di donne intrappolate in rapporti
stanchi, privi di emozioni.
A tu per tu con l’animo
umano, le volontarie rispondono in varie lingue al linguaggio universale dei sorrisi
e delle lacrime. Lo fanno nel tempo libero, a conclusione della loro giornata
lavorativa. Qualcuna ha marito e figli, qualcun'altra è fidanzata o vive sola. Qualcuna
ha deciso di continuare, altre sono andate via. Il nucleo delle veterane, le
stesse interpretate nel film di Gary Winick «Letters to Juliet», è costituito
da Marinella, Giovanna, Stefania, Manuela, Elena e Barbara. Ognuna con la
propria storia e con la consapevolezza di aver ereditato da Shakespeare un
compito fondamentale. Far parlare, ancora una volta, il sentimento più antico
del mondo. Il loro è un viaggio quotidiano nelle parole e nell’animo umano.
Per Marinella Fredigoli «scrivere
rappresenta una passione, un fuoco, un marchio». È la segretaria che ha visto
nascere il Club. Esisteva già un gruppo di amici, tutti maschi all’epoca,
cultori delle tradizioni e dell’arte. Ad animarlo, il veronese Giulio Tamassia.
«Quando il Comune di Verona ha affidato a lui il compito, inizialmente
sperimentale, di rispondere alle lettere, era all’incirca il 1990», racconta
Marinella. Il Club aveva sede in una stanzetta messa a disposizione dal gestore
di una scuola di musica. Ad aiutare Tamassia, poi andato in pensione, una
studentessa messicana. Fu allora che arrivò anche la Fredigoli, appassionata
archeologa dei sentimenti. «Ho letto e risposto a centinaia di lettere», commenta.
«Non avevamo nemmeno il telefono, ma era bello, entusiasmante, come tutte le
cose all’inizio. Come un amore che nasce di nascosto, si nutre di frammenti, di
passione, di curiosità». Seguì, nel 1993, l’idea di indire un concorso annuale per
San Valentino, premiando la lettera più significativa. Ed un altro, nel 1996, per
romanzi editi che parlino d’amore. Poi l’esplosione del fenomeno delle lettere.
Tutte archiviate e ben conservate. In realtà la storia risale al 1937, quando
Ettore Solimani, custode della tomba di Giulietta, rispose al primo messaggio
lasciato da qualche visitatore.
Marinella non può fare più
a meno «di questo sguardo sull’animo umano». Viaggio che rimbalza da un capo
all’altro del mondo, inseguendo le infinite orme del sentimento universale
dell’amore.
Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it
Le segretarie di
Giulietta con Amanda Seyfried, attrice protagonista del film «Letters to
Juliet».
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