mercoledì 31 luglio 2013

Da Ortona a Roma, sulle orme di San Tommaso

di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it


«Il Cammino è una storia lunga, nata davanti al caminetto qualche mese fa». Nel freddo di gennaio. Da una manciata di ragazzi con la voglia di fare qualcosa per la loro terra, l’Abruzzo. Pellegrinaggio di fede, slow tourism, viaggio proattivo. Travel like a local, conoscere un posto attraverso la testimonianza delle persone che quotidianamente lo vivono. Ne sa qualcosa Fausto Di Nella, intervistato da Terre Nomadi per la sua esperienza in Estonia. Durante la chiacchierata, il giovane ortonese si lascia sfuggire qualche parola in più. E spunta, tra le righe, il Cammino di San Tommaso. «Da Roma ad Ortona, dove sono custodite le spoglie dell'apostolo Tommaso, per un progetto che non è ortonese, ma che vorrebbe essere internazionale», spiega Fausto. «Ci siamo armati di coraggio e abbiamo iniziato ad organizzare conferenze sui viaggi on the road, ospitando ragazzi tedeschi diretti in bicicletta in Nuova Zelanda e una ragazza olandese. Abbiamo contattato Gabriele per preparare un video che sta riscuotendo successo. Non perché nessuno in Abruzzo o in Italia viaggi così. Più semplicemente, perché nessun ente, nessun’associazione vede in questo spirito e in questa tipologia di viaggio una vera risorsa».

È bastata l’idea ed un’alzata di maniche per realizzare il Cammino, «luogo dove le persone possono viaggiare e conoscere l'Abruzzo e chi ci vive. L'obiettivo - aggiunge Fausto - non è di organizzare viaggi per turisti, ma di mettere in rete tutte le risorse istituzionali, associative e umane che sul Cammino lavorano e vivono ogni giorno».

Cammino di San Tommaso, partenza da Ortona

Ma, per realizzare, bisogna vedere, conoscere, vivere. Così, dal 26 maggio al 9 giugno, il gruppo si è messo sulla strada per il progetto «Da Tommaso a Pietro, in Cammino», che ha visto la partenza, il primo giorno, di venti «camminatori», capitanati dalla guida escursionistica Alessio Massari (itineraridabruzzo.com). I ragazzi, per quindici giorni, si sono fermati in palestre, conventi, oratori e castelli di quindici associazioni e Comuni diversi, che hanno offerto gratuitamente ospitalità (qui le tappe). Tra loro, una volontaria portoghese, una croata, una russa ed una americana.

Arrivo in piazza San Pietro
Il 30 maggio, sono partiti anche venti «cavalieri» con, alla testa, l'istruttore federale di trekking a cavallo Fernando L'Arco di «Crete gialle». Un viaggio di dieci giorni fuori dal tempo. E, il 5 giugno, è iniziata la pedalata di trentacinque ciclisti guidati da Elio Carlino e Loretta Torriero. Le palestre comunali di Torre dei Passeri, Celano e Carsoli sono state il loro letto. Fausto Di Nella continua a raccontare. «C'erano nuovi amici arrivati dalla Puglia, dal Piemonte, dalla Sicilia e addirittura dalla Germania. In viaggio con il gruppo, anche il videomaker Gabriele Saluci. Il tutto, sotto la regia dell'assessore al turismo della Provincia di Chieti, Remo Di Martino, nostro primo sostenitore». I «pellegrini» si sono ritrovati l’8 giugno nel parco dell'istituto salesiano «San Tarcisio», sulle catacombe di San Callisto. E, durante l’Angelus del 9 giugno, papa Francesco li ha salutati.

Fausto Di Nella ed una «camminatrice», Cammino di San Tommaso
Ad Ortona si continua a realizzare. È nata un’associazione, «Il Cammino di San Tommaso», inserita nell'iniziativa «Tesori e sapori dell'Abruzzo montano» della Provincia di Chieti. «Siamo in attesa dei risultati del bando regionale per il cofinanziamento di progetti su itinerari turistico-religiosi», continua Fausto. «Intanto cerchiamo di gestire le decine di e-mail che ogni giorno arrivano da tutta Italia, scritte da persone che ci hanno seguito durante i quindici giorni Ortona-Roma e che vorrebbero fare il Cammino. Il lavoro è tanto, ma adesso anche l'imprenditoria pare essersi avvicinata alla filosofia della nostra idea con interessanti proposte di finanziamento e di sostegno. Vedremo! Nel frattempo - conclude - questo Cammino dovremmo segnarlo e ci stiamo accorgendo che è la cosa più complicata».

Il video sul Cammino di San Tommaso che introduce l'articolo è stato realizzato da Gabriele Saluci. 



                                 

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