di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it
Fausto Di Nella in Francia, a Bordeaux |
Dune du Pilat, Aquitania - la duna più alta d'Europa |
L'Aia, Paesi Bassi, Fiamma della pace |
«Odio utilizzare l'auto per lavoro, ma la macchina
credo sia il mezzo migliore per viaggiare. O, comunque, quello che più mi piace». Adora viaggiare. Quando è possibile. Senza
programmi. Da solo. «Non vuol dire in solitudine, ma senza compagni di viaggio
conosciuti», commenta.
«In Europa ho visitato tutti i paesi tranne Islanda, Irlanda
e, orgogliosamente, Spagna. La Spagna sta ad un europeo come il Salento ad un
italiano: se non ci sei stato, non sei nessuno. Ed io, orgogliosamente, non mi
sono spinto più a sud di Bari per i miei viaggi in Italia». Fuori dall’Europa,
Fausto è stato per qualche mese in Canada e negli Stati Uniti. L’Italia l’ha vista
tutta, o quasi. Mancano all’appello Salento e Valle d’Aosta.
Fausto Di Nella nella foresta di Taevaskoja, Estonia |
Ha un blog sull’Estonia, Tere Italia, spazio che nasce
come diario di bordo sull'esperienza estone di luglio scorso. «scambieuropei.com ha iniziato a pubblicare con frequenza i miei scritti e le visite sono salite esponenzialmente. Sul web italiano si parla
davvero poco di questo Stato, per quanto sia l'unico al mondo dove è possibile
votare il presidente per via telematica e dove si progettano più della metà
delle apps europee per dispositivi mobili. Navigando, è facile trovare guide e diari
di viaggio che parlino solamente di Tallinn e dei suoi monumenti. In
realtà, si tratta di scuse per concentrare l'attenzione sulla vita notturna della capitale baltica e delle ragazze che la vivono. Così mi
sono messo a scrivere di posti che non erano raccontati. Viljandi Folk, Otepää, Taevaskoja, Setomaa, la "catena umana"… nel blog, volontariamente,
mancano post su Tallinn, sebbene l'abbia amata nel mio
soggiorno baltico. Durante lo stesso viaggio, ho conosciuto molti italiani che
vivono in Estonia, molti estoni che hanno fortissimi legami con l'Italia. I
primi li ho chiamati Estoniani, i secondi ESTerroni e, ad oggi, ne ho recensiti
circa cinquanta, tra amici e non. Negli ultimi mesi, ha iniziato a scrivere
sul blog Angelo Palmeri, che parla di calcio estone. Poi c'è l'Abruzzo di Meeli, sezione in cui la simpaticissima
Meeli Allas, ogni settimana, racconta in estone una località della nostra amata regione. Credo sia l'unico spazio web del genere, infatti è visitatissimo ad
alte latitudini. Infine Gaia Zuffa, che è il grafico, fotografo e videomaker
del blog».
Fausto Di Nella a Kanepi, museo delle strade estoni |
Il presidente dell'Estonia, Toomas Hendrik Ilves, ha retwitterato Tere Italia. «Gaia, l'anno scorso, si è recata all'università di Tartu per
l'inaugurazione di una targa dedicata a Indro Montanelli, finito in Estonia a
causa del fascismo», racconta. «In Estonia, per dire a Fausto, si
usa il suffisso -le, ovvero Faustole. Gaia titolò
l'articolo La targa per Indro Montanelli, conosciuto in Estonia come
Montanellile, visto che così è scritto il suo nome sulla targa. Università
di Tartu e un non ben identificato legale della "Fondazione
Montanelli" hanno scritto, dandoci dei maleducati, degli irrispettosi e
intimandoci di cambiare nome... addirittura l'ambasciata italiana che chiede
elegantemente il cambio del nome. Niente da fare, Montanellile è ancora lì».
Quando parla dell’Estonia, Fausto è un fiume in piena. «Lo scorso aprile abbiamo organizzato una bellissima tre giorni in Abruzzo per estoni, mettendo in rete la scuola estone di Bologna, l'agriturismo L'Antico Feudo e la cantina Vigneti Radica. Siamo riusciti ad avere quindici famiglie "miste" provenienti da tutta Italia. Per tre giorni, si sono conosciute ad Ortona, mentre i bimbi erano impegnati nelle lezioni di lingua e di cultura estone con le maestre bolognesi. Poi c'è anche l'articolo per il quale si è rischiato un incidente diplomatico tra Italia-Estonia e comunità di Setomaa, non riconosciuta dall’Unione europea, ma considerata patrimonio Unesco...».
Quando parla dell’Estonia, Fausto è un fiume in piena. «Lo scorso aprile abbiamo organizzato una bellissima tre giorni in Abruzzo per estoni, mettendo in rete la scuola estone di Bologna, l'agriturismo L'Antico Feudo e la cantina Vigneti Radica. Siamo riusciti ad avere quindici famiglie "miste" provenienti da tutta Italia. Per tre giorni, si sono conosciute ad Ortona, mentre i bimbi erano impegnati nelle lezioni di lingua e di cultura estone con le maestre bolognesi. Poi c'è anche l'articolo per il quale si è rischiato un incidente diplomatico tra Italia-Estonia e comunità di Setomaa, non riconosciuta dall’Unione europea, ma considerata patrimonio Unesco...».
Põltsamaa, panorama dallo youth center |
Fausto è finito in Estonia, a Põltsamaa, «per colpa» di un
progetto del Servizio volontario europeo. «Ero educatore ambientale e
youth worker nello youth center cittadino, un posto incredibile, costruito solo
un anno prima con un finanziamento europeo da quattro milioni di euro. Abitavo
qui. Quindi, di fatto, vivevo in un posto tutto mio da quattro milioni di euro.
Organizzavo escursioni nella foresta, corsi per imparare ad usare programmi di
informatica, tipo autocad, gis, grafica, orienteering. Aiutavo i ragazzi che
frequentavano il centro, circa ottanta al giorno, dai 6 ai 23 anni, a preparare
compiti in classe per il liceo oppure esami universitari.
Põltsamaa, allo youth center |
Poi, forse in debito
con l’Unione europea per tutto quel lusso in cui ero ospitato, ho iniziato l'attività
che porto avanti anche adesso. Organizzo eventi di sensibilizzazione sul concetto di
cittadinanza europea, aiutando ragazzi del posto a trovare il progetto di
mobilità più vicino a loro e facendo trainings per l'Europa. Nel week-end ero
sempre libero e viaggiavo tra Tallinn, il Vald, ovvero il resto dell'Estonia, il Baltico e la Scandinavia».
Continua nel prossimo reportage...
Colonna sonora: Ewert and The Two Dragons, (In the end) There's only love
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