di Anna Maria Colonna
terrenomadi@gmail.com
31 maggio 2015
Ore 14.30
Viaggio
con il mare accanto. Le sfumature entrano a passi di danza in atmosfere
diverse. I paesaggi del mondo rispecchiano, il più delle volte, gli stati
d’animo dell’uomo. Mi ritrovo in questo e lo rivivo ogni volta che metto piede
in treno. Oggi c’è pace ovunque.
Ore 15.15
Stazione
di Pescara. Mi immergo nel sole, seduta su di una panchina. Mancano meno di tre
ore e sarò Sulmona, la città dei confetti, patria di Ovidio. Sulmona,
il paese che ha visto rinascere i miei sogni e che ora li vede zoppicare,
feriti e un po’ stanchi. Stazione di attese, di desideri, di entusiasmi, di
speranze, quella di Pescara. Stazione che per la prima volta ho conosciuto di
notte, prima di cominciare una delle mie prime esperienze di insegnamento.
Viaggio e
coraggio. Viene spontaneo ora accostare queste due parole. Ci vuole coraggio di
fronte alle scelte importanti, e ci vuole coerenza. Viaggio può essere fuga,
per me è determinazione a proseguire la strada imboccata, seppur scomoda e
difficoltosa. Viaggio è guardarsi dentro, avere il coraggio di farlo. Lo si può
fare da fermi, meglio se in cammino.
Viaggio e libertà. La libertà di essere se stessi senza pretendere di apparire diversi agli occhi di chi ci chiede continuamente di cambiare.
Continua lunedì 8 giugno.
Colonna sonora: Eva Cassidy, Time after time
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