venerdì 5 giugno 2015

Tra Puglia e Abruzzo, appunti di viaggio

Sosta alla stazione di Pescara

di Anna Maria Colonna
terrenomadi@gmail.com


31 maggio 2015

Ore 14.30


Viaggio con il mare accanto. Le sfumature entrano a passi di danza in atmosfere diverse. I paesaggi del mondo rispecchiano, il più delle volte, gli stati d’animo dell’uomo. Mi ritrovo in questo e lo rivivo ogni volta che metto piede in treno. Oggi c’è pace ovunque.

Ore 15.15

Stazione di Pescara. Mi immergo nel sole, seduta su di una panchina. Mancano meno di tre ore e sarò Sulmona, la città dei confetti, patria di Ovidio. Sulmona, il paese che ha visto rinascere i miei sogni e che ora li vede zoppicare, feriti e un po’ stanchi. Stazione di attese, di desideri, di entusiasmi, di speranze, quella di Pescara. Stazione che per la prima volta ho conosciuto di notte, prima di cominciare una delle mie prime esperienze di insegnamento.



Viaggio e coraggio. Viene spontaneo ora accostare queste due parole. Ci vuole coraggio di fronte alle scelte importanti, e ci vuole coerenza. Viaggio può essere fuga, per me è determinazione a proseguire la strada imboccata, seppur scomoda e difficoltosa. Viaggio è guardarsi dentro, avere il coraggio di farlo. Lo si può fare da fermi, meglio se in cammino.

 



 


Viaggio e libertà. La libertà di essere se stessi senza pretendere di apparire diversi agli occhi di chi ci chiede continuamente di cambiare.





Continua lunedì 8 giugno.





Colonna sonora: Eva Cassidy, Time after time











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