giovedì 6 dicembre 2012

Sulmona, cielo d'Abruzzo

di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it 

Sulmona, panorama
Il cielo sembra assumere sfumature particolari. Assomiglia ad uno specchio che riflette, istante dopo istante, i colori incontaminati della Natura. Ritrovarsi all’improvviso in un luogo sconosciuto e imparare a viverlo. Perché la vita ha deciso così. Tu non puoi fare altro che preparare la valigia e partire. In fondo l’esistenza è un viaggio avventuroso attraverso il tempo e lo spazio. Scopri che il sole sorge e tramonta ovunque. Questo ti fa sentire a casa. La meraviglia sta nella capacità di stupirsi. Una capacità che, per fortuna, non conosce limiti di età.

Sulmona, montagne innevate
È notte fonda quando arrivo a Sulmona (Aq). Il silenzio abbraccia il rumore del sonno. Fra le poche cose che ho portato con me, l’entusiasmo ed il timore di chi conosce la meta, ma non la strada. Mi accorgo che la penna scorre, fluida, su brandelli di carta ancora intatti. Sarà mia inseparabile compagna di viaggio. Un viaggio breve, ma intenso, al termine del quale metterò, nella valigia, questa parte d’Abruzzo.

Di Sulmona non sapevo nulla, solo quei particolari che si apprendono guardando i documentari o leggendo qualche guida turistica. Il paese è noto per la produzione dei confetti, ma nasconde tanti altri tesori. A partire dagli stessi cittadini, ospitali, sempre cordiali e molto legati alle loro tradizioni. O dalle pizzelle, cialde cotte in un ferro (“lu ferre”) rombato o quadrettato e farcite con cioccolato o marmellata.

Sulmona, piazza Garibaldi
Qui le lancette dell’orologio sembrano rallentare. Ogni momento della giornata assume un’atmosfera particolare, soprattutto in inverno. Mentre il sole abbraccia Sulmona, distesa nella Conca Peligna e imbevuta di luce, sullo sfondo spicca il bianco delle vette abruzzesi ancora innevate. Il paese, infatti, è circondato dal Parco nazionale della Majella, da quello d’Abruzzo, Lazio e Molise e dal Parco nazionale del Gran Sasso. A pochi chilometri da Sulmona ci sono anche il Parco regionale del Sirente-Velino, che prende il nome da due monti del territorio, ed una miriade di splendide riserve naturali.

Sulmona, confetti per le vie del Centro storico
Le viuzze del Centro storico si affacciano su corso Ovidio, che conduce verso l’antico complesso dell’Annunziata, ubicato nell’omonima piazza e costituito da chiesa, palazzo e campanile. Proseguendo lungo il Corso, si arriva a piazza XX Settembre, che ospita una statua in bronzo del poeta latino Publio Ovidio Nasone, vissuto nel I secolo a. C. e nato proprio a Sulmona. A pochi passi c’è il teatro comunale “Maria Caniglia”. La strada intitolata ad Ovidio sbuca, infine, in piazza Garibaldi, la vecchia piazza Maggiore, dove è possibile visitare anche il Museo diocesano e la Pinacoteca civica di Arte moderna e contemporanea. A rendere originale il percorso, un’insolita esplosione di colori. Numerosi negozi espongono all’esterno fiori confezionati con i famosi confetti di Sulmona. Il ponte Capograssi congiunge il paese con la sua parte “giovane”, quella che ospita le costruzioni più recenti. Al di sotto del ponte, fra la ricca vegetazione spontanea, scorre un ruscelletto.

Sulmona, panorama
 


Qui, la sera, il silenzio accoglie la voce della Natura. Le luci del paese riflettono lo scintillio delle stelle. Sembrano lucciole che volano ai piedi delle montagne. Il cielo è più vicino, le vette sembrano sfiorarlo. Nella mia valigia non mancherà questo cielo d’Abruzzo.

L'articolo si può leggere anche su L'Aquila blog (http://www.laquilablog.it/sulmona-cielo-dabruzzo/15524-1207/) e sul blog di Radio L'Aqula 1 (http://blog.rl1.it/?p=30370).

Si ringraziano Alessandro Di Nisio e Paesaggi d'Abruzzo (http://www.paesaggidabruzzo.com/).

Sulmona, piazza XX settembre


Sulmona, palazzo dell'Annunziata


Sulmona, confetti
Sulmona, confetti
Sulmona, panorama
Sulmona, panorama
Sulmona, ruscelletto

 









 

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