di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it
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Stazione di Sulmona
© Anna Maria Colonna
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Una spruzzata di neve imbianca le vette della Majella. Il paesaggio,
ancora assonnato, fa da sfondo a pezzi di cielo appesi alle braccia degli
alberi nudi. Sembrano foglie d’inverno pronte a vestirsi di sole. I rami
intrecciano l’aria con fili invisibili. La partenza del treno rompe il silenzio
della stazione di Sulmona. È domenica
mattina e siamo circa duecento. Anche da Roma, Pescara, Terni. I vagoni delle tre
carrozze firmate «Trenitalia» profumano di fresco. Le chiamano «arrampicatrici
dell’Appennino». Ci aspetta il viaggio di un’intera giornata. Sulmona-Isernia-Sulmona,
passando per le atmosfere incantate di due parchi nazionali, Majella e Abruzzo,
Lazio, Molise.
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Transiberiana d'Italia, panorama
© Anna Maria Colonna
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Le nuvole preferiscono cedere il posto ai colori della
primavera non ancora nata, riflessi sulla neve. Man mano che si sale, la distesa di bianco aumenta,
fino a coprire ogni straccio di terra. Viaggiamo sulla Transiberiana d’Italia, la
ferrovia più alta dello Stivale dopo il Brennero, con il picco di 1268 metri
della stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo. È il primo treno che fa questa
tratta dall’Abruzzo dopo la sospensione, a dicembre 2011. Un itinerario
ripercorso in occasione della sesta giornata nazionale delle ferrovie
dimenticate. Pronto ad essere messo nuovamente in gioco da chi si batte contro
la politica dei «rami secchi». Perché tagliare la Transiberiana, sopravvissuta
alla guerra, significa tagliare anche i paesaggi che la circondano.
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Transiberiana d'Italia, Gran Sasso dal treno
© Anna Maria Colonna
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Molti finestrini restano abbassati. Non si può rimanere
indifferenti all’arte della Natura, imbattibile autodidatta. Prima fermata,
Campo di Giove. Lungo il tragitto, il Gran Sasso fa bella mostra di sé all’orizzonte.
Alla stazione, la neve per poco non arriva alle ginocchia. Il freddo pizzica
piacevolmente senza penetrare nelle ossa. La pineta che fa da sfondo sembra sia
stata voluta come riparo dei treni dalle bufere.
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Transiberiana d'Italia, verso Palena
© Anna Maria Colonna
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Crostini con crema di tartufo, miele e ricotta ci
accompagnano verso Palena, poi a Rivisondoli-Pescocostanzo e a Roccaraso. Il
bianco acceca, ma i bambini non resistono alla tentazione di immergere le mani
nella neve. Qualche adulto segue l’esempio, alzando ogni tanto lo sguardo per
incrociare quello nascosto dei monti. Sembra di essere in un angolo di mondo
che non è mondo. Tela incompiuta di un artista sconosciuto. Alfedena-Scontrone.
Castel di Sangro. Si viaggia al ritmo della musica suonata da un gruppo di
giovani a bordo del treno, tra assaggi di pane di farro e un pizzico di miele
tartufato.
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Visita alla riserva di Montedimezzo
© Anna Maria Colonna |
San Pietro Avellana-Capracotta. Siamo in Molise. Scendiamo
per visitare il Museo di scienza e natura e la riserva naturale di
Montedimezzo. Cervi, daini, poiane e cinghiali seguono la nostra presenza con
occhi attenti. Ci saluta un gruppo di abeti bianchi con aghi a pettine.
Sosta breve per ripartire alla volta di Isernia. Un vocio
meravigliato rallegra il treno e rimbalza sui silenzi non più assonnati, ma
assolati, del paesaggio. Qualcuno parla delle stazioni di sosta della
Transiberiana. Racconta che a Pescocostanzo, all’ora del tramonto,
le frasi gridate vengono restituite dall’eco. Abruzzo incantato.
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Isernia, officina del tempo libero © Anna Maria Colonna |
Carpinone. Isernia. Qui l'Officina del tempo libero è un museo degli
attrezzi ferroviari e un diario di bordo della storia della Transiberiana.
Inaugurata nel 1892, faceva parte di un progetto che, attraversando la dorsale
appenninica abruzzese e molisana, avrebbe collegato le «terre di mezzo» a
Napoli. 129 chilometri, 58 gallerie, 103 ponti e viadotti, 374 acquedotti,
ponticelli, paravalanghe e cavalcavia, 21 stazioni. E una tavolozza di colori
in cui intingere, ogni tanto, i ricordi.
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Isernia © Anna Maria Colonna |
Abbiamo un po’ di tempo per visitare Isernia. In una delle
piazze, ci imbattiamo nella statua di Celestino V, eremita sul monte sacro di
Sulmona, il Morrone, e patrono della città molisana. È primissimo pomeriggio e
nel centro storico passeggiano in pochi. Prendiamo un caffè, manca mezz’ora al
fischio del treno. Si torna a Sulmona, ma con il buio del cielo limpido e
stellato. Nei vagoni, l’esperienza racconta se stessa, negli sguardi sorpresi dei
passeggeri.
«È talmente bello qui», si lascia scappare ad alta voce una signora
seduta all’ultima fila. Qui, dove la Transiberiana è stata relegata fra i «rami
secchi». Ma sono proprio i rami secchi a
far più rumore quando qualcuno li calpesta.
Terre Nomadi ringrazia «Transita Onlus» ed il presidente, Francesco Tufano, «Le Rotaie del Molise» e il
tour operator «Molise Discovery», che hanno organizzato il viaggio di domenica 3 marzo, battendosi per salvare la Transiberiana d'Italia. Il prossimo viaggio è in programma il 14 aprile (per informazioni, 327 5843233). Si ringrazia Paesaggi d'Abruzzo, che ha dato risalto all'iniziativa, promuovendola sin dalle prime fasi organizzative.
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Transiberiana d'Italia, nel treno
© Anna Maria Colonna
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Stazione di Introdacqua
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Transiberiana d'Italia, nel treno
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, panorama
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, panorama
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Gran Sasso dal treno
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Gran Sasso dal treno
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Majella dal treno
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Campo di Giove
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Campo di Giove
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, neve a Campo di Giove
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Campo di Giove / Majella
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Campo di Giove / Majella
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Quarto Santa Chiara, inghiottitoio
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Transiberiana d'Italia, Palena
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Palena
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Pescocostanzo
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, fermata Rivisondoli / Pescocostanzo
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, fermata Rivisondoli / Pescocostanzo
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, fermata Rivisondoli / Pescocostanzo
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, fermata Roccaraso
© Anna Maria Colonna
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Sulla Transiberiana d'Italia, Gianni
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, Alfedena / Scontrone
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, fermata Castel di Sangro
© Anna Maria Colonna
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Transiberiana d'Italia, fermata San Pietro Avellana / Capracotta
© Anna Maria Colonna
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Visita alla riserva di Montedimezzo © Anna Maria Colonna |
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Visita alla riserva di Montedimezzo © Anna Maria Colonna |
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Visita alla riserva di Montedimezzo © Anna Maria Colonna |
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Visita alla riserva di Montedimezzo © Anna Maria Colonna |
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Visita alla riserva di Montedimezzo © Anna Maria Colonna |
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Visita al museo di scienza e natura di Montedimezzo © Anna Maria Colonna |
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Visita al museo di scienza e natura di Montedimezzo © Anna Maria Colonna |
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Transiberiana d'Italia, arrivo ad Isernia © Anna Maria Colonna |
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Isernia, officina del tempo libero © Anna Maria Colonna |
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Isernia, officina del tempo libero © Anna Maria Colonna |
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Emanuele Donatelli e Francesco Tufano © Anna Maria Colonna |
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Isernia, particolare © Anna Maria Colonna |
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Isernia, statua dedicata a Celestino V © Anna Maria Colonna |
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Isernia © Anna Maria Colonna |
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Isernia © Anna Maria Colonna |
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Isernia, particolare © Anna Maria Colonna |
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Castello di Pescolanciano, di ritorno a Sulmona © Anna Maria Colonna |
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