In partenza la «Transiberiana d'Italia»

di Anna Maria Colonna

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Manca solamente qualche ora al fischio del treno e «Terre Nomadi» ci sarà. Da Sulmona ad Isernia, passando per Carpinone, il canto delle rotaie romperà il silenzio di uno dei paesaggi più belli - e più alti - d’Italia. Parte domani mattina, alle 9.30, dalla stazione di Sulmona, il treno che percorrerà la cosiddetta «Transiberiana d’Italia», ferrovia che congiunge Abruzzo e Molise sfiorando la Majella. Un'intera giornata a colloquio con la natura più incantevole, dove il cielo sembra abbracciare la terra senza accorgersi della presenza dell’uomo.

Il treno percorrerà 120 chilometri, si fermerà in 21 stazioni, attraverserà 58 gallerie (la più lunga, ai piedi del Monte Porrara, è di 2486 metri) e 103 ponti. Le soste maggiori saranno a San Pietro Avellana-Capracotta - per la visita al museo di scienza e natura e alla riserva di Montedimezzo - e ad Isernia, per il tour nell'officina del tempo libero. La tratta ferroviaria è chiamata «Transiberiana d’Italia» perché attraversa paesaggi che toccano il picco di 1268 metri alla fermata di Rivisondoli-Pescocostanzo, seconda solamente al Brennero (1370).

Già a gennaio e febbraio la tratta è stata percorsa due volte, ma dal Molise all’Abruzzo. E si contano diversi viaggi turistici organizzati nel 2012. Quest’anno la Isernia-Sulmona partirà una volta al mese. Per la Sulmona-Isernia, invece, domani è la prima. La linea è stata sospesa nel 2011 perché ritenuta antieconomica.

A condurre la battaglia per rivalorizzare il percorso, le associazioni «Transita Onlus» e «Le Rotaie del Molise», che hanno organizzato il viaggio di domani (qui il programma) in collaborazione con il tour operator «Molise Discovery». Paesaggi d’Abruzzo ha promosso l’idea e l’iniziativa parlandone nella propria community, che conta 96mila contatti.

«Terre Nomadi» documenterà il viaggio di domani con ricco un reportage scritto e fotografico.