domenica 17 febbraio 2013

Salento, fra Otranto e la grotta Zinzulusa

A spasso nei ricordi dell'estate


di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it

Otranto, Baia dei Turchi
© Anna Maria Colonna
La distesa marina appare immensa. Un tappeto di terra ombreggiato fa da sentiero, districandosi abilmente fra alberi di pino e piante color d’estate. È ora di pranzo e i raggi del sole cadono a picco sull’acqua. L’aria carica di silenzi invita a sostare sotto la rigogliosa vegetazione del boschetto. Prima di prendere posto, mi affaccio sulla scogliera che gioca con le onde. Il panorama lascia senza fiato. Il mare ha sfumature più chiare di quelle del cielo. Il verde e il blu si mescolano con tracce di luce, dando all’acqua la trasparenza tipica delle immagini da cartolina. Ma in questo caso non c’è nessun tocco grafico. Per arrivare in riva bisogna attraversare a piedi una stradina coperta da palme.


Otranto, pineta Baia dei Turchi
© Anna Maria Colonna
Ritorno nella pineta per godermi un po’ di fresco. A pochi passi, sotto gli alberi, una bancarella vende piatti di frutta di stagione. Il canto assordante, ma piacevole, delle cicale si accompagna allo scricchiolio delle foglie secche calpestate dai passanti.



Otranto, Baia dei Turchi
© Anna Maria Colonna
Baia dei Turchi, a pochi chilometri da Otranto (Le), rientra nell’oasi protetta dei Laghi Alimini, due bacini naturali, Alimini Grande e Alimini Piccolo, collegati da un canale detto Lu Strittu. Sono alimentati da numerose sorgenti e circondati da una fitta vegetazione mediterranea. In una guida turistica acquistata a Leuca, fra le specie che crescono da queste parti, vengono segnalate l’orchidea di palude e la castagna d’acqua, in via di estinzione in Italia. C’è anche l’erba vescica, pianta carnivora temuta dagli insetti. Curiosità di natura. Il nome della Baia deriva dai guerrieri ottomani che, nel XV secolo, secondo la tradizione, sbarcarono qui, assediando per circa due settimane la città di Otranto.



Sulla strada verso Otranto
© Anna Maria Colonna
Trascorro l’intero pomeriggio fra sabbia, acqua e terrazzi di roccia, accorgendomi del tempo che vola attraverso il cammino del sole. Qua e là si intravede qualche scoglio, ma a spiccare è la sabbia bianca del fondale. Lungo la strada del rientro, il famoso castello aragonese di Otranto con i suoi tre torrioni cilindrici.

Costa di Castro
© Anna Maria Colonna
La giornata è stata intensa. Nell’itinerario mattutino non poteva mancare la grotta Zinzulusa, incastonata nel tratto costiero fra Castro e Santa Cesarea Terme. Di origine carsica (fu generata da antichissimi processi di erosione marina), si presenta ricchissima di stalattiti e di stalagmiti. Il suo nome deriva dal dialetto salentino zinzuli, stracci, parola riferita alle stalattiti, simili a tessuti logori pendenti dal soffitto.

Grotta Zinzulusa
© Anna Maria Colonna
Entro nella grotta insieme ad un gruppo di visitatori. Ci viene concesso di scattare poche fotografie e senza il flash, che potrebbe danneggiare il risultato di processi chimici lunghi milioni di anni. Dopo qualche passo, è ben visibile la cosiddetta Conca, una cavità piena di acque dolciastre e cristalline. Proseguendo, si incontra un’alta cavità detta Il Duomo, scelta come dimora da numerosi pipistrelli. I loro escrementi in passato avevano formato uno strato di quasi sei metri, poi solidificatosi, sul quale era possibile camminare. Il guano è stato estratto negli anni ’40 da alcuni operai. Testimonianza dell’intervento sono le firme lasciate sulle pareti della grotta con il materiale estratto. L’interno è fresco e, a tratti, gocce d’acqua bagnano la pelle. In alcuni punti bisogna abbassarsi per percorrere i cunicoli, stretti e bassi.



Grotta Zinzulusa, uscita
© Anna Maria Colonna


Colonna sonora: René Aubry, Salento



La luce del sole mi abbaglia, quando esco dalla grotta. Miriadi di barchette attendono il cenno dei visitatori, incuriositi dal resto della costa. Sembra di essere lontani dal mondo. La vita scorre lenta, come l’interminabile fila di turisti. Come l’acqua limpida che, lentamente, crea queste preziose meraviglie.

Costa grotta Zinzulusa
© Anna Maria Colonna
Verso la grotta Zinzulusa
© Anna Maria Colonna


Grotta Zinzulusa
© Anna Maria Colonna



Zinzulusa, ingresso grotta
© Anna Maria Colonna
Verso Otranto
© Anna Maria Colonna
Verso Otranto
© Anna Maria Colonna
Grotta Zinzulusa
© Anna Maria Colonna
Grotta Zinzulusa
© Anna Maria Colonna
Grotta Zinzulusa, firme operai
© Anna Maria Colonna
Grotta Zinzulusa, mare
© Anna Maria Colonna

























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