venerdì 14 giugno 2013

Val Vesola, l'Italia corre sulle tracce del lupo

di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it

Cascata di San Giovanni (Ch)
© Anna Maria Colonna
Ad ogni partenza, c’è qualcosa che non si paga. Il biglietto di ingresso alla natura ha il costo della meraviglia e del gusto per l’avventura. Zaino in spalla, scarpe comode e sguardo «bambino» sono gli ingredienti fondamentali per abbracciare la varietà del mondo. Sento già lo scrosciare fragoroso della cascata di San Giovanni, con un salto di oltre trenta metri nel fosso del torrente Vesola. Percorro il sentiero che parte da Bocca di Valle, frazione di Guardiagrele (Ch), nel cuore del Parco nazionale della Majella. Passi che inseguono le tracce del lupo appenninico, considerato il più pericoloso degli animali. Spettro delle fiabe raccontate ai più piccoli. Simbolo del Parco, percorre le piane d’alta quota e gli impervi canyon abruzzesi nel silenzio delle solitudini vergini.

Val Vesola (Ch), tracce © Anna Maria Colonna
Riassetto il nastro delle memorie e degli stereotipi. Nel  terreno fresco di pioggia, sulle sponde del corso d’acqua, le impronte non lasciano spazio a dubbi. È lui. Poco più avanti, un cespuglio di piume sparse conferma i sospetti. Il lupo deve aver mangiato. Ma non punta all’uomo. Attacca solamente per difendersi da chi ha attentato per anni alla sua vita.



Lupo appenninico © Giacomo Campana

Un animale selvatico e socievole. Viaggiatore instancabile, capace di percorrere in branco e in solitudine centinaia di chilometri. Capace di innamorarsi della bella Isabeau in «Ladyhawke», il film di Richard Donner girato proprio in Abruzzo, a Rocca Calascio (Aq). Sempre insieme, eternamente divisi. Lei falco di giorno, Navarre lupo di notte. Trova il lupo che cerco, il lupo che voglio, il lupo che la ama…

Val Vesola (Ch) © Anna Maria Colonna
Sulle tracce del lupo. Raggiungo i pini di Piana delle mele, poco più di cento abitanti, frazione di Sant’Eusanio del Sangro (Ch). Giochi sospesi tra gli alberi del Parco avventura Majella, rifugio per l’allegria spensierata dei bambini. È questo scorcio di verde il punto di partenza degli atleti che, domenica 23 giugno, percorreranno quindici chilometri sulle altezze dell’Appennino abruzzese, a mille metri di dislivello.

In viaggio da Liguria, Lazio, Emilia Romagna, Basilicata, Puglia, Molise e Marche, si incontreranno in Val Vesola per inseguire le orme lasciate dai lupi, tracciato naturale di gara. L’iniziativa è inserita nel circuito di Parks trail, l’associazione nazionale che promuove il train running, la corsa sui sentieri escursionistici. Una ecomaratona che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio, lo sport, il viaggio. E, soprattutto, la specie protetta del lupo. 

Il gioco di luci della sera riporta lo sguardo sulle impronte. È l'ora dei richiami. La natura accende i lampioni per indicare la strada. Nel silenzio, solamente il rumore piumato dei passi e il suono lontano dell'acqua.

Grazie al portale www.almosava.it per aver pubblicato il reportage.

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