martedì 18 settembre 2012

Abruzzo, tra Santo Stefano e Rocca Calascio alla ricerca dei gioielli di montagna



Rocca Calascio (Aq)
Qui. Dove cielo, nuvole e monti si confondono in un unico colore. Ad oltre millequattrocento metri d’altezza. Non posso fare a meno di fermare la macchina e di incantarmi di fronte a questo panorama. Mentre salgo verso Rocca Calascio (Aq), un arcobaleno spezza le sfumature blu cobalto. In lontananza piove e l’acqua rende le vette invisibili. La linea che divide mare e ovatta è diventata il mio orizzonte. Mi stringo nella felpa. Sono i primi giorni di settembre e la colonnina del termometro segna 15 gradi. La rocca non è lontana, ma i colori di questo tramonto scorrono fra i miei pensieri. Ho bisogno di carta e penna per non lasciarli sfuggire. Non riesco a descrivere le sensazioni che provo. Rabbrividisco, ma non per il freddo. Tutto sembra così bello da apparire irreale. Scrivo…

Calascio (Aq) - Il borgo antico
Le luci soffuse del paese cominciano ad accendersi. E immagino questi posti innevati, quando il silenzio indossa l’abito bianco. Vorrei essere qui in inverno, ma spesso non possiamo scegliere dove restare. Dipende dal biglietto che la vita prepara. La destinazione la conosce solo lei. Dopo un intero pomeriggio trascorso a Santo Stefano di Sessanio (Aq), su suggerimento di un amico aquilano mi dirigo verso la vicinissima Calascio (Aq). Ancora con la mente fra le viuzze di Santo Stefano, uno dei borghi più belli d’Italia, cerco di orientare lo sguardo e di trovare il centro storico. Non ci vuole molto, il paese è piccolo, conta circa duecento abitanti. Si può percorrere interamente a piedi. Le stradine intrecciano case e scalinate che conducono verso il borgo medievale. Domina il silenzio, quasi a voler fermare il tempo. Il sole spezza le nuvole e le sfumature creano un effetto strano sulle montagne. Sembra di assistere ad un’alba.

Chiedo indicazioni per raggiungere Rocca Calascio ad una signora che, insospettita da presenze estranee, si sofferma sulla soglia della sua abitazione. Mi consiglia di andarci in macchina, perché la destinazione non è vicina. Due o tre chilometri. Lungo il percorso, tutto in salita, incontro qualcuno che ha deciso di conquistare le altezze a piedi. Ne vale la pena, il panorama toglie il fiato. Da una parte, la linea invisibile del cielo taglia nuvole e luce. Dall’altra, un arcobaleno contende alle montagne lo sguardo dei curiosi. Sotto, il vuoto. La rocca è stata scelta come set cinematografico di film famosissimi, come l’americano «Ladyhawke» di Richard Donner. In effetti, il paesaggio si presta bene alla macchina da presa. Quassù parla solo la voce del vento. E l’eco rimbalza fra le vette del  Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

Verso Rocca Calascio (Aq)
Rocca Calascio, costruita intorno all’anno Mille, è una delle più alte d’Italia. Mostra ai visitatori un torrione d’avvistamente quadrangolare e il castello, che domina la valle del Tirino e l’altopiano di Navelli. Un punto d’osservazione militare perfetto. I 15 gradi penetrano nelle ossa insieme al respiro dell’aria. Le rocce a strapiombo mettono i brividi. Mi siedo sull’erba, assaporando una insolita sensazione di libertà. Non ho voglia di scendere, nonostante il programma di fine giornata preveda una cena a base di lenticchie di Santo Stefano. In paese c’è la sagra dedicata ai famosi legumi e già nel primo pomeriggio l’aria sapeva di pentoloni bollenti.

Santo Stefano di Sessanio è un gioiellino di epoca medievale, costruito interamente in pietra calcarea bianca, opacizzata dal tempo. Il paese sembra un abito confezionato su misura dei turisti. Ogni angolo nasconde tesori da scoprire. Botteghe di antichi mestieri che invitano ad entrare attraverso profumi di agrumi e di lavanda, locali stracolmi di prodotti tipici. Il miele al caffè - squisito - offerto da un commerciante con la passione per le api. Il borgo antico contiene il cosiddetto albergo diffuso, camere in cui alloggiare sparse nel centro storico. E l’odore di vino buono del Cantinone, con il vecchio camino che richiama l’atmosfera natalizia in piena estate, non può passare inosservato. Il sisma del 2009, purtroppo, ha fatto crollare il simbolo del paese, la torre medicea. Molti edifici hanno resistito al terremoto perché i solai erano stati rifatti in legno per creare un albergo diffuso, opera dell’imprenditore italo-svedese Daniele Kihlgren.
  
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Il borgo antico
Mi lasco trascinare dagli odori e dai sapori della sagra dedicata alle lenticchie di Santo Stefano. Qualcuno spiega alla folla che il paese fa parte del distretto delle Terre della Baronia, insieme a Barisciano, Calascio, Castelvecchio Calvisio, Carapelle Calvisio e Castel del Monte. In questo modo il territorio conserva la sua identità, derivante dall’antica appartenenza alla baronia di Carapelle. È sera inoltrata quando rimetto in moto la macchina per tornare a L’Aquila. Mentre mi dirigo verso il parcheggio, assaporo ancora la zuppa di lenticchie accompagnata da quadratini di pane fritti. Nel bagagliaio appoggio ricordi e sensazioni della giornata appena trascorsa. In attesa di poterli rivivere nella scrittura.

Anna Maria Colonna 
annamaria9683@libero.it 

Lo stesso reportage si può leggere anche su L'Aquila blog (http://www.laquilablog.it/abruzzo-tra-santo-stefano-e-rocca-calascio-alla-ricerca-dei-gioielli-di-montagna/11421-0919/) e sul blog di Radio L'Aquila 1 (http://blog.rl1.it/?p=28809).
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Il borgo antico
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Il borgo antico


Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Il borgo antico
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Il borgo antico
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - La Torre medicea
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Il borgo antico





Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Posacenere nel borgo antico
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Tombolo


Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Il borgo antico
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Passeggiando nel borgo antico
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Rievocazioni medievali nel borgo antico



Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Nei locali del borgo antico
Santo Stefano di Sessanio (Aq) - Passeggiando nel borgo antico
Calascio (Aq) - Il borgo antico
Calascio (Aq) - Il borgo antico





Calascio (Aq) - Il borgo antico
Calascio (Aq) - Paesaggio al tramonto


Verso Rocca Calascio (Aq)
Rocca Calascio (Aq)
Rocca Calascio (Aq)




Paesaggio da Rocca Calascio (Aq) al tramonto
Rocca Calascio (Aq) - Arcobaleno









2 commenti:

  1. Profumo d'antico, Nonna Peppina number one! ;-) Fabio

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  2. Sì, sono dei posti bellissimi, meraviglie della natura, ti liberano da ogni ansia e aprono il cuore, la mente, lo spirito!!!

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