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Basilica di Collemaggio - Porta Santa |
«Da dopo il terremoto la Perdonanza non è più la
stessa, sono cambiate tante cose e preferisco non seguire né gli appuntamenti
religiosi né le manifestazioni civili». Ho sentito spesso pronunciare queste
parole dagli aquilani durante la settimana dedicata all’apertura della Porta
Santa. Da pugliese trapiantata in Abruzzo per lavoro, volevo vivere da vicino
gli eventi organizzati in occasione dell’importante ricorrenza, che si tiene il
28 ed il 29 agosto di ogni anno a L’Aquila. Chi meglio di un cittadino può dare
informazioni? Ho chiesto in giro impressioni e pareri, nella speranza di poter trarre
qualche dettaglio utile. E, soprattutto, diverso da quelli «ufficiali»,
stampati su brochure e locandine. Il cittadino ti mostra i due lati della
medaglia, anche quello meno piacevole. Ha l’occhio critico, nota le differenze
e le dice. In fondo curiosità e particolari si possono apprendere solamente da
chi vive un luogo «dal di dentro». E da sempre. Camminando per strada, sostando
in piazza, ascoltando i discorsi che si fanno al bar.
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Le manifestazioni civili |
Se una manifestazione va bene, è anche merito del cittadino.
Che può scegliere di parteciparvi o meno. Perché il metro di misura rimane l’affluenza.
Molti aquilani quest’anno sono rimasti a casa mentre la Porta Santa il 28 agosto veniva
aperta ed il 29 richiusa. Sono rimasti a casa mentre Gianluca Grignani
concludeva un’intensa settimana di appuntamenti al Parco del Sole. Mancavano la
curiosità e l’entusiasmo di essere presenti ad un evento che ha attirato
comunque tanti visitatori. Bastava fare attenzione all’accento di chi
s’incontrava per strada per notare subito che tanti non erano abruzzesi. Da
esterna, mi sono chiesta i motivi di questo paradosso. Mi sono chiesta che cosa
effettivamente fosse cambiato. L’ho chiesto agli aquilani che rispondevano di
non sapermi suggerire nulla perché quest’anno non avevano partecipato a nessuno
degli eventi in programma. Qualcuno ha detto che la Perdonanza, dal 2009,
intristisce. Altri continuano a ripetere che «fa male» vedere la basilica di Santa
Maria di Collemaggio con le ferite ancora aperte dal sisma.
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Apertura della Porta Santa - 28 agosto 2012 |
Eppure, nonostante i ricordi del 2009 siano ancora vivi, la Perdonanza dovrebbe rappresentare
un segno di speranza. Fa riflettere la mancata presenza e partecipazione di
tanti aquilani ad un appuntamento che attira persone da altre regioni italiane.
Che appartiene alla storia della città e, inevitabilmente, a quella dei suoi
abitanti. Ricorda, infatti, la Bolla
pontificia - conosciuta come Bolla del perdono - che papa Celestino V (Pietro del
Morrone) emanò nel 1294, concedendo l’indulgenza plenaria a chiunque,
confessato e comunicato, fosse entrato nella basilica di Collemaggio dalla sera
del 28 agosto alla sera del 29 agosto. Un edificio che lui stesso fece erigere quando
ancora era un eremita e dopo l’apparizione in sogno della Madonna. Anche se la Bolla non lo specifica, per
ottenere l’indulgenza i pellegrini attraversano la cosiddetta Porta Santa, sul
lato sinistro della basilica e aperta solo una volta all’anno, il 28 e il 29
agosto.
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Serate in festa |
Ho provato ad immergermi negli eventi della 718esima Perdonanza
per raccontarli. E li rivivo attraverso le fotografie. La penna e i pensieri scorrono
e si perdono dietro una miriade di piccole iniziative che vestono a festa il
centro storico. Concerti, spettacoli di danza, rappresentazioni teatrali
diventano il «percorso umano» verso quel tappeto verde che introduce alla
basilica. Nel tardo pomeriggio del 28 agosto corso Vittorio Emanuele e corso
Federico II straripano. La gente passeggia fino a notte fonda, nonostante
l’aria sia pungente. La frescura serale ricompensa una giornata rovente
trascorsa ad attendere l’apertura della Porta Santa e l’arrivo del corteo
storico. I figuranti non deludono. E lo spettacolo degli sbandieratori piace
alla folla, che si accalca per non perdere i dettagli. Per riuscire a scattare
una fotografia a Sandra Console, la
Dama della Bolla.
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Pietro del Morrone nominato papa Celestino V, il documento |
All’ingresso della Banca d’Italia c’è un continuo viavai.
Per pochi giorni è esposto al pubblico il documento con cui si chiedeva a
Pietro del Morrone di accettare di diventare papa. Fino ai primi del Seicento,
la missiva era custodita a Sulmona, nel monastero di Santo Spirito. Poi fu
trasferita in Vaticano, dove ancora si conserva. Dopo oltre 400 anni, in
occasione della Perdonanza 2012, il documento è tornato in Abruzzo per rimanere
in mostra a L’Aquila fino al 29 agosto.
Intanto alcuni turisti escono, lamentandosi, da un esercizio
commerciale che vende prodotti da forno. Parlano di prezzi alle stelle. Per curiosità
entro e chiedo il costo di alcuni biscotti alle nocciole. Ventisette euro al
chilogrammo. È l’altra faccia della medaglia, quella legata all’aspetto
economico e alla possibilità di guadagnare da un’affluenza «esterna» che si
annuncia abbondante.
Da pugliese, non conoscevo la Perdonanza
celestiniana, se non «di passaggio». La
ricorrenza potrebbe davvero riportare L’Aquila al centro dell’attenzione
nazionale, e non solo per il terremoto e per la ricostruzione. Perché L’Aquila
è anche altro. E questo «altro» vale la pena conoscerlo.
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Manifestazioni civili |
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Spettacoli per strada |
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I concerti |
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Pannocchie a cena |
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Manifestazioni civili e spettacoli |
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Spettacoli in piazza Duomo |
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Spettacoli in piazza Duomo |
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Musica popolare |
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La Porta Santa |
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I Vigili del fuoco |
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Il cardinale Francesco Coccopalmerio |
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Apertura Porta Santa - 28 agosto 2012 |
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Apertura Porta Santa - autorità civili e religiose |
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Apertura Porta Santa - 28 agosto 2012 |
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Apertura Porta Santa - 28 agosto 2012 |
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Apertura Porta Santa - 28 agosto 2012 |
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Apertura Porta Santa - 28 agosto 2012 |
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Apertura Porta Santa - La Dama della Bolla |
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La basilica di Santa Maria di Collemaggio |
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Il corteo storico della Bolla di Celestino V |
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Il corteo storico della Bolla di Celestino V |
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Il corteo storico della Bolla di Celestino V |
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Il corteo storico della Bolla di Celestino V |
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Il corteo storico della Bolla di Celestino V |
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Il corteo storico della Bolla di Celestino V - la Dama della Bolla |
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Spettacoli nelle piazze |
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Spettacoli nel Centro storico |
Non un semplice post.
RispondiEliminaAsciutto ed essenziale, giornalistico, fila dritto come una lama. Poi vira verso l'inatteso ed invita (come se le foto non ci fossero) a ricostruire in immagini ciò che si legge, come solo un racconto - evocativo e ricco di sfumature - può essere.
Brava, come sempre.
Grazie, Vito. Gentile, come sempre... è il racconto di chi prova a guardare e a vivere una realtà che sta imparando a conoscere giorno per giorno. I luoghi vanno "assorbiti" in tutte le sfumature che offrono. A presto.
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