mercoledì 27 febbraio 2013

Abruzzo, fra le sorgenti della Val Fondillo


di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it


Val Fondillo, sorgente © Anna Maria Colonna
Sento ancora lo scorrere lento di quel ruscello fra le ombre di un assolato pomeriggio di giugno. La freschezza dell’acqua lava ciottoli color della neve, ben visibili sul fondo. Tutto appare silenzioso, lontano dal resto del mondo. Il tratto di strada da percorrere a piedi per arrivare al rifugio di Acquasfranatara è lungo, ma piacevole. L’orologio non serve in queste circostanze perché il tempo diventa fidato compagno di viaggio. Rincorrerlo equivarrebbe a perderlo. Qualcuno mi ha insegnato che bisogna camminargli accanto. Solo così si può assaporare ogni suo palpito.


Val Fondillo, panorama © Anna Maria Colonna
A pochi chilometri da Pescasseroli (Aq) c’è uno dei posti più belli del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La Val Fondillo spalanca le sue braccia a chi si avventura fra incantevoli sentieri d’acqua e di terra. Il sole del primo pomeriggio accarezza un cielo completamente nudo. Lascio l’auto nel parcheggio custodito del Centro Foreste per scegliere l’itinerario da percorrere. Sulla cartina ne sono segnalati diversi. Variano a seconda del grado di difficoltà e delle ore necessarie a raggiungere la destinazione. Uno porta al Monte Amaro, alto 1862 metri. Un altro conduce al Passo dell’Orso, dove è facile avvistare l’orso bruno marsicano, soprattutto di sera.

Val Fondillo, sorgente © Anna Maria Colonna
Decido di seguire il sentiero che conduce alla Grotta delle Fate, cavità naturale creata dall’erosione dell’acqua ed incastonata fra muschi e faggi. M’incammino verso le sorgenti Padura e Tornareccia, che sbucano improvvise fra intrichi di rami e foglie. Sembra di stare sul pennello di un artista. I colori vivi di questa natura selvaggia non possono passare inosservati. A tratti immergo mani e piedi nei torrentelli che mi passeggiano accanto per rubare alla natura sensazioni ed emozioni da portare nella mia terra. Trattengo il respiro e sorrido. È qui che mi sento davvero a casa.

Val Fondillo, panorama © Anna Maria Colonna
Il verde prevale in tutti gli angoli di questa valle. Il suo nome deriva dalle tante sorgenti che alimentano il torrente Fondillo. Ognuna ha leggende e segreti. Secondo gli antichi erano abitate da divinità come Pomona, Vertumno e Lovaccia. Si racconta che nei pressi della sorgente Tornareccia vi sia l’asilo di Callisto, la ninfa cantata da Ovidio nelle «Metamorfosi».

Val Fondillo, sorgente © Anna Maria Colonna
La linea dell’orizzonte è invisibile, nascosta dai monti che cullano il paesaggio. L’acqua sgorga improvvisa dalle viscere della terra e si divide in mille rivoli cristallini. Lungo il percorso, le grotte Fondillo sembrano continuare a scavare nella roccia. A fiancheggiare la valle ci sono i monti Amaro e Dubbio. Non è difficile incontrare da queste parti cervi, camosci, caprioli, lupi, linci e scoiattoli. Ci si può imbattere anche nell’orso bruno marsicano.


Val Fondillo, rifugio di Acquasfranatara © Anna Maria Colonna
Riesco a scorgere solo impronte, soprattutto nelle vicinanze dei torrenti, dove gli animali vanno ad abbeverarsi. Qualcuno ha avvistato anche l’Aquila reale, che sfiora le cime più alte ed impervie. Il pomeriggio vola, me ne accorgo dai colori accesi del sole. Dopo circa due ore di cammino, sosto presso il rifugio di Acquasfranatara. Le voci della sera costringono a tornare indietro. All’ombra dei faggi, liberi nella libertà di una natura selvaggia, alcuni cavalli giocano a rincorrersi. Alla luce delle prime stelle, mi rimetto in macchina. Un solo pensiero vibra nel ricordo della giornata appena trascorsa. Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è uno scrigno di meraviglie. 

Colonna sonora: Enya, Listen to the rain



Val Fondillo, flora © Anna Maria Colonna
Val Fondillo, faggi © Anna Maria Colonna

Val Fondillo, impronte © Anna Maria Colonna

Val Fondillo, sorgente © Anna Maria Colonna

Val Fondillo, cavalli © Anna Maria Colonna

Val Fondillo, fungo © Anna Maria Colonna

Val Fondillo, tramonto © Anna Maria Colonna

Val Fondillo, sentiero © Anna Maria Colonna

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Il reportage si può leggere anche nel blog di Radio L'Aquila 1. 













2 commenti:

  1. Una bella descrizione! Congratulazioni per avere la possibilità di visitare questo luogo stupefacente!

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  2. Grazie davvero per l'attenzione! Terre Nomadi visita i luoghi - e ne parla - per invogliare a visitarli. Sicuramente l'Abruzzo offre meraviglie dal punto di vista naturalistico... da non perdere!

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