di Luigi Casale
casaleluigi@yahoo.it
Casale, Gianluca Bartoli Mariani |
Numerosi sono i Comuni che hanno per nome il termine
generico di «casale». E si contraddistinguono per la seconda parte della loro
denominazione, che segna l’appartenenza geografica o quella feudale. Ma
anche per la caratteristica paesaggistica, talvolta indicata con un
aggettivo, talaltra mediante la specificazione di un sostantivo il cui
referente è l'albero,
la fonte, il colle presso cui il casale si è sviluppato.
Alla stessa
maniera, diversi e ben distribuiti sul territorio nazionale sono i ceppi
familiari che, per qualche rapporto con il casale di loro pertinenza, ne hanno
assunto il soprannome. Poi divenuto
cognome.
Vesuvio, Campania |
Ed eccomi, immeritatamente, a rappresentare l’area dei Casale campani (Napoli e
dintorni). Più esattamente, quella della popolazione vesuviana, dove i piccoli centri
abitati, stante l’uso linguistico di una data epoca, erano soliti chiamarsi casali.
Nella mia vita, senza fare particolare ricerca, ma solo
restando ai normali contatti quotidiani, mi sono imbattuto in lunghe schiere di Casale, chi residente a Sicignano, chi a Battipaglia, chi a Mirabella Eclano. E, poi, in Puglia, in Sicilia, nel Lazio, in Toscana, in Abruzzo. Ma, soprattutto, in Piemonte, in Friuli e in Emilia Romagna. Non posso dire che
si tratti di un unico ceppo, tuttavia... a volte, la coincidenza... non si
sa mai!
Chiarito -
ammesso che sia veramente chiarito - che non siamo tutti parenti, il fatto che lo potessimo essere l’ho sperato
almeno in un caso: quando a scuola, sul prontuario di chimica, nel paragrafo che
trattava l’ammoniaca, per la prima volta
ho letto il profilo biografico di Luigi Casale da Pinerolo, presidente della
Montecatini. Ma allora si era adolescenti...
Come per le persone, mi sono affezionato anche ai luoghi. E, così, come in gioventù ho sognato di ritrovare un possibile ascendente nel Casale Luigi chimico che ha escogitato il metodo di produzione dell’ammoniaca per sintesi diretta, in età posteriore mi sono lusingato di avere avuto qualche provenienza piemontese, dalle parti di Casale Corte Cerro. Nella realtà, però, solo la casualità ci ha fatto incontrare.
Piemonte, Casale Corte Cerro, il Getsemani
© Luigi Casale
|
Io, riflettendo sull’uso che all’epoca si faceva del termine ferrato, ho sempre pensato che quell’insegnante volesse riferirsi al mio rendimento nelle materie cosiddette scientifiche e, in particolar modo, in matematica. La prima volta che soggiornai a Casale Corte Cerro fu nel 1966. Avevo ventidue anni e venni ospitato in una magnifica struttura, il Getsemani, una casa di spiritualità aperta ai congressi, alle associazioni, ai gruppi di lavoro e alle altre attività di carattere associativo e formativo.
Continua nel prossimo reportage (con le foto di Casale Corte Cerro degli anni Settanta).
Colonna sonora: Estas Tonne,
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