di Anna Maria Colonna
annamaria9683@libero.it
«Parto con un angelo. L'ho scelto da qualche giorno e non mi costerà nulla. Perché non cerchiamo di far nascere altri angeli?». Pensavo che Lucia, la mia amica di Napoli, stesse scherzando quando mi ha inviato il messaggio. E, invece, era seria, tanto seria che per telefono ha dispensato dettagli nella speranza che Terre Nomadi ne parlasse. Detto, fatto.
Spesso la conoscenza di un territorio esclude gli angoli meno noti - e forse più suggestivi - a vantaggio di quelli «ufficiali», proposti dai tour operator. Vivere la quotidianità di un luogo nuovo trasforma i turisti in viaggiatori.
Il servizio «Angeli per viaggiatori» è nato a Napoli nel 2009. Permette alle persone che intendano visitare una città di trovare
un amico sul posto e del posto - l'angelo - pronto a fornire suggerimenti e consigli. Gli angeli offrono le proprie informazioni gratuitamente all'interno di una community, ora abbastanza numerosa e diffusa sia in Italia che all'estero. Indicano posti da visitare, ristoranti in cui valga la pena mangiare o quelli da evitare, musei da non perdere.
Nello stesso gruppo, i visitatori esprimono giudizi
sull’esperienza vissuta, sugli angeli che li hanno accompagnati virtualmente o anche dal vivo,
sulla qualità degli alberghi, sulla bellezza
dei paesaggi, sulla genuinità del cibo.
Per ogni luogo, ci sono angeli appassionati di arte e di archeologia, gli amanti della montagna o del mare, quelli non sanno rinunciare alle comodità, famiglie che danno consigli a famiglie, giovani a giovani. «Le città possono riscoprire se stesse soltanto se i cittadini se ne riappropriano», aggiunge Lucia nella sua entusiasta ed entusiasmante spiegazione. E chi meglio di un cittadino conosce il territorio che vive quotidianamente?
Inoltre, l'iniziativa permette ai viaggiatori di stabilire contatti e legami perché non è raro che nascano delle belle amicizie una volta arrivati a destinazione. «All’arrivo del viaggiatore in città, l’angelo - continua Lucia - cercherà di incontrarlo
almeno per un caffé, ma se vuole, può andarlo a prendere
all’aeroporto, invitarlo a cena a casa, accompagnarlo in giro per una
giornata».
Per altre informazioni, cliccare qui.
Nel video, Stefano Consiglio, ideatore dell'iniziativa e professore presso l’università Federico II di Svevia di Napoli, spiega il progetto.
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