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Edward Cole (Jack Nicholson) è un multimilionario scontroso, senza peli sulla lingua e solo. Ha
passato tutta la sua vita ad accumulare soldi e possiede ospedali privati.
«Io gestisco ospedali, non centri benessere. Due letti in ogni stanza. Nessuna eccezione». È proprio questa sua politica a farlo finire nella stessa stanza di ospedale di Morgan. Nonostante l’inizio burrascoso e l’immensa differenza che li separa, tra i due si viene inevitabilmente a creare quel legame che unisce coloro che sono «nella stessa barca».
L'amicizia si rafforza all’arrivo della notizia che sconvolgerà
la loro vita: hanno poco tempo. La disperazione iniziale viene spazzata via da un innocuo
foglietto giallo, stropicciato e gettato a terra da Carter. È la «lista del capolinea». Edward vede in quel foglio uno spiraglio di
luce e speranza. Non vuole subire passivamente il destino che gli è riservato, ma vivere gli ultimi mesi nel miglior
modo possibile. «Non è meglio che te ne vai con i botti? Con i fuochi
d’artificio?».
Dopo aver compilato la lista con tutto ciò che vorrebbero
fare prima di morire, fuggono dall’ospedale e si imbarcano in una straordinaria
avventura. Inizia così un viaggio che li porterà a visitare posti
meravigliosi, dalla selvaggia jungla alla chiacchierata sulle piramidi d’Egitto,
all’India. Per finire, cercano di scalare la montagna Chomolunga, chiamata Dea Madre del Mondo in Tibet.
Lungo il percorso, oltre a depennare dalla lista le esperienze più folli, come il paracadutismo, i due uomini troveranno il coraggio
di riallacciare rapporti che credevano perduti per sempre.
Oscillando tra la drammaticità della malattia e l’umorismo
di questi due colossi del cinema americano, il regista Rob Leighton ci
accompagna in un viaggio la cui colonna sonora è un inno alla vita.
Non è mai troppo tardi, il trailer
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